Intervista a Gianni Graziano, stilista di Elihair Agency. (a cura di Andrea Destro)
"Il mio pensiero sulle problematiche che ha creato nelle aziende artigiane il coronavirus non è legato solo al lockdown che abbiamo avuto in questi mesi , una sospensione di attività che sicuramente ha inciso sulle finanze dell'azienda, peraltro è stata giustissima la scelta fatta dal Governo per abbassare la percentuale elevata dei deceduti e dei contagiati, ma penso all'incertezza sul futuro lavorativo per tutti, imprenditori e dipendenti."
Rialzando la serranda, che situazione vi troverete davanti? " Con le limitazioni imposte si prevede una riduzione della clientela. Questo è inevitabile. Quindi una situazione già difficile per la chiusura avuta, per i costi fissi che sono rimasti tali, e mi riferisco all'affitto, alle utenze, agli stipendi, al commercialista, etc., ma dobbiamo affrontarla con la consapevolezza che l'attività va riorganizzata . Tra l'altro per il nostro salone si prevedeva, secondo le previsioni, una crescita di fatturato a partire dal primo trimestre 2020, quindi il danno causato dalla pandemia è stato ancora più grave. Ci prepariamo a quella fase 2 in cui nulla sarà più come prima e dovremmo trovare un nuovo modo per accogliere i clienti. Non si potrà lasciare nulla al caso, bisognerà ripensare ogni gesto e ogni procedura."
Quali sono le principali regole alle quali dovrete attenervi per la riapertura? "Ci sono regole rigide. Nel salone potranno entrare due clienti per volta. Ovviamente si lavorerà solo per appuntamento. Grande attenzione ai dispositivi di protezione individuale, quindi mascherine e guanti in kit monouso. Importante la sanificazione, sia dei locali che degli strumenti di lavoro, che va fatta frequentemente."
In questo periodo di fermo avete mantenuto, attraverso i social, un contatto con la clientela? "Certamente. In tanti ci hanno contattato su Facebook. Ho dato consigli sul colore, sulle acconciature. Ho anche tranquillizzato alcune clienti ironizzando sulla ricrescita dei capelli bianchi, dicendo che è ormai diventata un elemento che fa moda. Tanti consigli per il "fai da te" per una piega con phon e piastre alle clienti chiuse in casa, cercando di guidarle per far loro sistemare i capelli nel modo migliore. Ho vissuto questo isolamento avendo sulla bilancia due pesi da un lato un mondo artistico e professionale e dall'altro un mondo fatto di adempimenti fiscali, scadenze, eccetera. Fortunatamente senza il mio lato artistico non esisterebbe il lato commerciale."
Il futuro? " Con ogni probabilità il ritorno alla vita normale sarà graduale, il sogno è di ritornare a un salone affollato di gente, con tutte le poltrone occupate dai clienti. Bisogna essere ottimisti, soprattutto quando si ama il proprio lavoro. Ce la metteremo tutta per ritrovare la carica giusta e ricominciare. Il primo obiettivo sarà tornare a rendere soddisfatti i nostri clienti ed allora tutti i sacrifici per il nostro nuovo inizio peseranno di meno."
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