La maggioranza trova i voti, ok al nuovo market Md. Il consiglio comunale si è svolto a porte chiuse, ma ha avuto un prologo in corso Vittorio Emanuele II, i partiti di minoranza, le varie liste civiche, molte associazioni culturali e ambientaliste) si è radunata, con cartelli e striscioni, davanti al municipio per dire no al discusso supermercato. Da Gruppo Civico e Vigevano Futura è anche partita una mail a Md (la catena che dovrebbe insediarsi in via Podgora, se non ci saranno ulteriori colpi di scena) per chiedere di non procedere col progetto.
Il consiglio comunale si è svolto a porte chiuse, ma ha avuto un prologo in corso Vittorio Emanuele II, i partiti di minoranza, le varie liste civiche, molte associazioni culturali e ambientaliste) si è radunata, con cartelli e striscioni, davanti al municipio per dire no al discusso supermercato. Da Gruppo Civico e Vigevano Futura è anche partita una mail a Md (la catena che dovrebbe insediarsi in via Podgora, se non ci saranno ulteriori colpi di scena) per chiedere di non procedere col progetto.
Tutto inutile o quasi. «La maggioranza dà l'impressione di essere compatta - commenta il segretario del Gruppo Civico, Michele Notarfrancesco - ma hanno avuto bisogno del voto di un consigliere di minoranza. Quanto a Galiani, il suo sì ci ha stupito, ma è evidente che la Lega deve ringraziare Forza Italia». Il riferimento di Notarfrancesco è a Monica Cotta Ramusino, ultima rimasta di Progetto Vigevano, che con la sua astensione aveva determinato la clamorosa parità del 14 novembre. Giovedì sera, come atteso, è arrivato il suo voto favorevole.
Decisamente arrabbiati i residenti di via Spalato. «È con estremo disappunto che apprendiamo l'esito della votazione sul progetto Md - dice il portavoce Roberto Tugnolo. - Pur non essendo una sorpresa, rimane il rammarico perché la maggioranza da sola non avrebbe avuto i numeri per farlo, si è reso necessario il voto della consigliera di minoranza Monica Cotta Ramusino. Noi e i gruppi ambientalisti abbiamo più volte tentato di contattare la consigliera per chiederle spiegazioni di questa sua intenzione di voto, ma ha preferito trincerarsi dietro il silenzio. Voglio ringraziare coloro che ci hanno sostenuto in questa battaglia. Questa sconfitta non è solo nostra, ma della cittadinanza, che è stata tradita dai propri amministratori». Probabile il ricorso al Tar contro la delibera: nel mirino c'è soprattutto la dichiarazione di pubblica utilità, che aprirà la strada agli espropri in via Spalato.
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la provincia pavese
photo da telepavia
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