La diffusione del contagio in Italia stenta a virare verso una «discesa marcata». A dirlo è Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università di Milano, commentando il bollettino quotidiano del ministero della Salute. Bollettino che registra sì il calo di ricoveri nei reparti ordinari e in quelli di terapia intensiva, con l'effetto di allentare parzialmente la pressione sugli ospedali, ma contiene ancora dati preoccupanti. Su tutti, il tasso di positività, ossia il rapporto tra positivi e tamponi effettuati, salito all'11,7% rispetto al 10,1% di sabato.
Non possiamo escludere la terza ondata della pandemia, ma sappiamo tutti quali sono i comportamenti da adottare per evitarla o almeno per ridurne l'impatto. Ciò che accadrà a gennaio lo decideremo noi». Per non pagare un prezzo altissimo la responsabilità individuale è fondamentale» concorda il fondatore di Emergency, Gino Strada, che non vede vicina la luce: «Non ne usciremo prima di due o tre anni. Non penso che si risolverà tutto con le vaccinazioni, limitano il numero di morti ma non la trasmissione del virus».
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la provincia pavese
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