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La tutela della salute come fattore di crescita

Aggiornamento: 11 mag 2020

(di Lucio Bertoglio)

In un periodo di crisi come quello che stiamo vivendo è sempre più importante avere uno stile di vita SANO. E’ paradossale scoprire la relazione fra ritmi naturali e cambiamento dello stile di vita ma è proprio quello che, per paradosso, è avvenuto nel corso della recente crisi pandemica. Per via del blocco delle attività produttive si sono fermate le aziende e si è fermato il traffico mentre per via del miglioramento della temperatura sono diminuiti e in qualche caso sono addirittura cessati i grandi consumi energetici. Il mix di queste vicende ha fatto si che, per la prima volta dopo anni, anche in pianura padana, come anche nel resto del Paese respiriamo aria pulita o quasi mentre i livelli dell’inquinamento sono i più bassi da molti anni a questa parte. Dobbiamo cogliere questa drammatica occasione che, per un breve periodo ci ha restituito un clima meno inquinato e un po’ più salubre, nonché in molti casi l’occasione per sperimentare anche un regime alimentare più orientato all’autoproduzione casalinga per ripensare un po’ a tutto il nostro stile di vita Uno degli aspetti più importanti è avere un’alimentazione sana, e i prodotti da Agricoltura Biologica rispondono perfettamente a questo bisogno, e oggi sono alla portata di tutti. L’Agricoltura Biologica è un ritorno ai cicli agricoli e produttivi dei nostri antenati, oggi disciplinato a livello comunitario da regolamento CE, vietando l’utilizzo di prodotti chimici di sintesi ( fertilizzanti, diserbanti, insetticidi e anticrittogamici ) e di organismi geneticamente modificati ( OGM). La sostanziale differenza tra Agricoltura intensiva e Biologica è che la prima forza la natura a produrre anche se non può ( impoverimento del terreno, luogo e periodo non idonei alla cultura ), utilizzando prodotti chimici che poi ci ritroviamo nel piatto, diminuendo di conseguenza i valori nutrizionali degli alimenti di cui il nostro corpo ha bisogno, e questo porta ad un indebolimento delle difese immunitarie e più soggetti ad insorgenza di malattie, il secondo segue i cicli della natura, arricchisce il terreno con metodi naturali ( letame, pacciamatura, sarchiatura e rotazione delle culture ) producendo piante con alti valori nutrizionali, ricche di vitamine e povere di metalli pesanti, seguendo la stagionalità arricchisce il nostro corpo quando più ne ha bisogno, rendendoci più forti e resistenti alle influenze esterne. Nell’Agricoltura Biologica si ha una diminuzione delle lavorazioni e delle colture, lasciando periodi di riposo che aiutano la rigenerazione dei campi, con formazione di microorganismi e insetti utili alla crescita delle culture successive in modo sano e naturale. Le aziende biologiche solitamente sono a circuito chiuso, con l’utilizzo di piante e animali autoctoni della zona, dove le colture apportano nutrimento all’allevamento al pascolo, e il bestiame concima il terreno. All’interno dell’azienda vengono mantenute le relazioni con gli habitat esterni, prevedendo la presenza di spazi non coltivati come siepi e boschetti per mantenere la sopravvivenza di insetti e animali selvatici utili a contrastare la crescita di parassiti ed erbe infestanti dannosi alle colture. L’Agricoltura Biologica in definitiva può efficacemente coniugare produttività e salvaguardia dell’ambiente, salute e benessere per portarci sul giusto cammino di una VITA SANA nel rispetto della natura e di noi stessi.

Lucio Bertoglio





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