E' difficile spiegare il bonifico di 250 mila euro che, il 19 maggio, in una Lombardia ancora travolta dall'emergenza, il governatore Attilio Fontana prova a versare sul conto personale del cognato, Andrea Dini.
Tra l'altro con una causale che lascia pochi dubbi: «Acconto fornitura camici a favore di Aria spa». E con la specifica: «Si tratta di fornitura di presidi medici prodotti da Dama spa a favore di Aria Regione Lombardia». Si parla di camici, Aria, Regione e per di più non è allegata neanche una fattura. L'ingente bonifico ha insospettito un impiegato della Unione fiduciaria italiana che amministra il mandato fiduciario su due conti svizzeri di Fontana da 4,4 milioni di euro. Subito il pagamento è stato bloccato e segnalato all'Unità di informazione finanziaria di Bankitalia.
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la provincia pavese
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